Come drenare un ascesso dentale e perché non dovresti mai farlo da solo?

05. Dicembre 2025.

Un ascesso dentale può sembrare “solo un altro mal di denti”, ma in realtà si tratta di un’infezione batterica seria che può avere conseguenze molto gravi. Quando in bocca si forma una zona dolorosa e gonfia, piena di pus, è il segno che il vostro corpo sta cercando di localizzare e limitare l’infezione. In quei momenti qualcuno può pensare: “Se lo buco e faccio uscire il pus, starò meglio.” Ma la realtà è esattamente l’opposto. Forare un ascesso a casa non solo è inefficace, ma può peggiorare il problema e mettere a rischio la salute.

In questo articolo spiegheremo:

  • Che cos’è un ascesso dentale e come riconoscerlo
  • Perché si forma e come si sviluppa
  • Perché non bisogna mai provare a forarlo da soli
  • Come trattarlo correttamente presso il dentista
  • Come alleviare i sintomi mentre aspettate la visita
  • E, infine, come prevenire che ricompaia

L’obiettivo è farvi comprendere non solo i pericoli, ma anche le soluzioni corrette – per la salute dei denti, ma anche dell’intero organismo.

Che cos’è esattamente un ascesso dentale e perché si forma?

Un ascesso dentale è una sacca chiusa di pus causata da un’infezione batterica all’interno del dente, della radice o della gengiva. È un meccanismo di difesa del corpo che cerca di “ localizzare” l’infezione in un unico punto. Anche se sembra un problema locale, può causare complicazioni sistemiche. Provoca forte dolore, gonfiore e sensibilità, ma può anche portare alla diffusione dell’infezione verso la mandibola, il collo e persino altri organi se non viene trattato tempestivamente.

L’ascesso si sviluppa quando i batteri:

  • Penetrano in profondità nel dente a causa della carie
  • Entrano attraverso una frattura, un danno o un dente non trattato
  • Penetrano nelle tasche gengivali (come conseguenza della parodontite)
  • Raggiungono i tessuti a causa di un sistema immunitario debole, scarsa igiene o interventi inadeguati

È importante saperlo: un ascesso dentale non guarisce da solo. Se non viene trattato, il corpo può temporaneamente “calmare” i sintomi, ma l’infezione rimane e può riacutizzarsi in modo ancora più aggressivo.

Tipi di ascessi dentali e loro differenze

Capire le diverse tipologie di ascesso dentale è fondamentale, perché il trattamento dipende dalla posizione dell’infezione.

I tre principali tipi sono:

  • Ascesso periapicale – si forma alla radice del dente, di solito per una carie che arriva fino alla polpa (nervo).
  • Ascesso parodontale – si sviluppa nelle tasche tra dente e gengiva, più diffuso nei casi di parodontite.
  • Ascesso gengivale – compare solo sulla superficie della gengiva, senza coinvolgere dente o osso.

È importante ricordare: non è possibile sapere da soli quale tipo di ascesso avete senza una diagnosi professionale. Per questo la visita dal dentista è il primo e più importante passo.

I sintomi più comuni che indicano un ascesso

Riconoscere i sintomi può aiutarvi a reagire in tempo, prima che l’infezione diventi più pericolosa. Se sentite dolore, non aspettate che passi da solo. Gli ascessi spesso peggiorano durante la notte.

I sintomi più frequenti includono:

  • Dolore intenso e pulsante al dente o alla mandibola
  • Gonfiore della guancia, della mandibola o del collo
  • Arrossamento e tensione delle gengive
  • Maggiore sensibilità al caldo e al freddo
  • Linfonodi ingrossati sotto la mandibola
  • Alito cattivo o sapore sgradevole in bocca
  • Febbre e senso generale di stanchezza

Consiglio: se il dolore vi impedisce di dormire o se il viso si gonfia, andate immediatamente dal dentista o al servizio di urgenza odontoiatrica.

Quanto velocemente può diffondersi un ascesso?

L’ascesso dentale non è un’infezione che “si può osservare con calma”. In alcune persone, la diffusione dell’infezione può iniziare nel giro di poche ore. L’infezione può perforare l’osso, estendersi ai tessuti circostanti, al collo, ai linfonodi, ai seni paranasali e persino al cervello.

Segnali che l’infezione si sta diffondendo:

  • Improvviso peggioramento del dolore
  • Difficoltà ad aprire la bocca o a deglutire
  • Problemi respiratori
  • Linee rosse sul collo o sul viso
  • Debolezza e brividi

Se avvertite questi sintomi, rivolgetevi urgentemente a un medico perché potrebbe svilupparsi cellulite o sepsi – un’infezione sistemica grave.

Perché non dovreste mai forare un ascesso dentale da soli?

Forse online avete trovato consigli come: “bucarlo con un ago sterile”, “far uscire il pus e sciacquare”, “applicare bicarbonato”… ma questa non è una soluzione. Tutto ciò comporta rischi molto più grandi del sollievo temporaneo che pensate di ottenere.

Perché no?

Perché senza una diagnosi professionale non sapete:

  • Che cosa state perforando – pus, nervo, vaso sanguigno?
  • Dove si trova realmente l’infezione?
  • Quanto è profonda?
  • Come pulire e chiudere correttamente la ferita?

Se provate a forare un ascesso da soli, potete:

  • Danneggiare tessuti, nervi e ossa
  • Permettere ai batteri di entrare nel flusso sanguigno
  • Causare una diffusione dell’infezione
  • Prolungare la guarigione e complicare il recupero

Il rischio di diffusione dell’infezione

Il pus in un ascesso contiene una concentrazione molto alta di batteri. Se lo aprite da soli e non sapete come drenarlo e disinfettarlo correttamente, i batteri possono:

  • Penetrare nei tessuti circostanti
  • Entrare nel sangue e causare sepsi
  • Creare nuovi ascessi in altre zone

Per questo i dentisti lavorano in condizioni sterili, con strumenti precisi, e spesso associano il trattamento a una terapia antibiotica per prevenire la diffusione dell’infezione.

Il rischio di provocare un’infiammazione ancora maggiore

Qualsiasi “manipolazione” non professionale della zona infetta può provocare ulteriore infiammazione. Il corpo reagirà al nuovo trauma con un gonfiore ancora maggiore, più dolore e maggiore difficoltà di guarigione. Non è raro che da una piccola infezione nasca un problema molto più grande a causa di un tentativo mal riuscito di “auto-cura”.

Per questo i dentisti avvertono: meglio sopportare ancora qualche ora di dolore e andare in ambulatorio, piuttosto che peggiorare la situazione e mettere a rischio la vostra salute.

Possibili conseguenze permanenti

Un singolo gesto sbagliato – come bucare un dente con un ago o incidere la gengiva con una lama – può causare:

  • Danno al nervo (perdita permanente di sensibilità)
  • Perdita del dente e dei tessuti circostanti
  • Recessione gengivale ed esposizione della radice
  • Alterazione della struttura della mandibola

Nei casi più gravi possono essere necessari interventi chirurgici, impianti e terapie prolungate. Tutto ciò si può evitare se vi rivolgete al dentista in tempo.

Cosa farà il dentista quando arrivate alla visita?

Dopo aver procijenili simptome i kontaktirali dentista, i passaggi successivi ovise dalla gravità dell’infezione. Il dentista valuterà:

  • Dove si trova l’ascesso
  • Quanto è profondo
  • Se ha coinvolto la radice, l’osso o i tessuti circostanti
  • Se è necessaria una drenaggio urgente o una terapia endodontica

I passaggi che il dentista esegue includono:

  • Esame clinico e radiografia
  • Decisione su un intervento immediato – drenaggio, apertura del canale, estrazione del dente
  • Se necessario – antibiotici per prevenire la diffusione dell’infezione
  • Controllo dopo alcuni giorni
  • Terapia a lungo termine e prevenzione delle recidive

Drenaggio professionale dell’ascesso

Questo è un metodo sicuro per rimuovere il pus. In condizioni sterili, il dentista esegue un’incisione precisa e drena il pus. L’area viene poi sciacquata con una soluzione antisettica e la ferita viene chiusa oppure lasciata aperta con una garza per permettere un ulteriore drenaggio. Il drenaggio porta spesso sollievo immediato.

Trattamento endodontico (cura canalare)

Se l’origine dell’infezione è nella radice del dente, il dente viene “aperto”, il tessuto infetto e il nervo vengono rimossi, e il canale viene pulito e sigillato. In questo modo si previene una nuova infezione e si conserva il dente. Questo metodo è spesso più efficace dell’estrazione, soprattutto nei molari posteriori importanti per la masticazione.

Quando è necessaria l’estrazione del dente

Se il dente è irrimediabilmente danneggiato o se l’infezione ha interessato una grande parte dell’osso, il dentista può consigliare l’estrazione. È una soluzione estrema, ma a volte l’unica corretta. Dopo l’estrazione si pianifica la sostituzione del dente – impianto, ponte o protesi.

Come alleviare il dolore e i sintomi mentre aspettate il dentista?

Se non potete andare subito dal dentista, esistono alcuni metodi sicuri per alleviare temporaneamente i sintomi. Non cureranno l’ascesso, ma possono aiutarvi a superare la giornata o la notte fino all’appuntamento.

Consigli di auto-aiuto:

  • Sciacquate la bocca con acqua tiepida salata (1 cucchiaino di sale in 2 dl d’acqua)
  • Applicate un impacco freddo esterno (mai ghiaccio direttamente sulla pelle)
  • Assumete un analgesico come l’ibuprofene (seguendo le istruzioni sulla confezione)
  • Evitate di masticare su quel lato
  • Bevete molta acqua e riposate

Cosa non dovreste mai fare a casa

Per quanto siate disperati – queste cose NON andrebbero mai fatte:

  • Buccare o schiacciare l’ascesso
  • Usare aghi, lame o coltelli
  • Applicare alcol, iodio o oli sulla ferita
  • Assumere antibiotici “fai da te”
  • Rimandare la visita per giorni

Come prevenire la formazione di un ascesso dentale in futuro?

La prevenzione inizia dalle abitudini quotidiane. L’ascesso quasi sempre si sviluppa da problemi trascurati – carie, sanguinamento gengivale, scarsa igiene o mancanza di controlli regolari.

Per prevenire gli ascessi:

  • Lavate i denti 2 volte al giorno con un dentifricio al fluoro
  • Usate filo interdentale o scovolini
  • Visitate regolarmente il dentista (almeno 2 volte l’anno)
  • Curate la carie subito – non aspettate il dolore
  • Fate attenzione alle gengive (il sanguinamento non è normale!)

Il ruolo di una corretta igiene orale

Un piccolo cambiamento nelle abitudini può fare una grande differenza. Una corretta spazzolatura dura almeno 2 minuti e copre tutte le superfici dei denti. Non trascurate gli spazi interdentali – è lì che le infezioni si annidano più spesso.

Utilizzando:

  • Uno spazzolino a setole morbide
  • Filo interdentale o scovolini
  • Collutorio antibatterico
  • Controlli regolari

…il rischio di infezioni si riduce drasticamente.

Conclusione

L’ascesso dentale è un’infezione seria che non dovrebbe mai essere trattata a casa. Forarlo autonomamente comporta enormi rischi – dal danno permanente al dente fino a infezioni potenzialmente letali. Il trattamento professionale è sicuro, efficace e previene complicazioni. Il dolore e il disagio sono temporanei – ma le conseguenze dell’auto-trattamento possono essere permanenti.

➡ Se sospettate un ascesso – non aspettate.
➡ Non seguite i “consigli di internet” – andate dal dentista.
➡ La salute orale è un investimento nella salute di tutto il corpo.

Contatto

Autore dell’articolo

Marko Nikolić, dottore in medicina dentale, specializzazione chirurgia orale

Dopo il diploma di scuola superiore, nel 1998 si iscrive alla Corso di odontoiatria della Facoltà di medicina di Rijeka e si laurea nel 2005.

Visualizza il profilo dell’autore

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Marko Nikolić, dottore in medicina dentale, specializzazione chirurgia orale

Dopo il diploma di scuola superiore, nel 1998 si iscrive alla Corso di odontoiatria della Facoltà di medicina di Rijeka e si laurea nel 2005.

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